Le radici greche del termine "Cattolico" significano “per (kata-) l’intero (holos),” o piu’ colloquialmente, “universale.” All’inizio del secondo secolo, noi troviamo nelle lettere di Ignazio il suo primo uso divente in riferimento alla Chiesa. A quel tempo o poco dopo era usato per riferisce alla singola, visibile comunione, separata dagli altri.
Ignazio di Antiochia - “Non lasciare che nessuno faccia qualcosa concernente la Chiesa senza il vescovo. Si lasci che sia considerata una valida Eucarestia quella che e’ celebrata dal vescovo o da qualcuno da lui ordinato [e.s. presbiterio]. Dovunque il vescovo appare lasciate che la gente sia li’, proprio come Gesu’ Cristo e’ ovunque, c’e’ la Chiesa Cattolica” (Lettera agli abitanti di Smyrne 8:2 [a. D. 110]).
Il Martirio di Policarpo - “E dell’eletto, egli lo era veramente, il meraviglioso martire Policarpo, che nei nostri giorni fu un maestro apostolico e profetico, vescovo della Chiesa Cattolica a Smyrne. Perche’ ogni parola che usciva dalla sua bocca si avvero’ e sara’ compiuta. (Martirio di Policarpo16:2 [a.D. 155]).
Il Canone Muratorio - “Oltre a queste [lettere di Paolo] ce ne una a Filemone, ed una a Tito, e due a Timoteo, con affetto e amore, ma cionondimeno riguardate come sacre nella Chiesa Cattolica, nell’ordinazione della disciplina ecclesiastica. C’e’ anche una [lettera] ai Laodicensi ed un’altra agli Alessandrini, composta sotto il nome di Paolo, riguardante l’eresia di Marcione, e ci sono alcune altre che non possono essere ricevute dalla Chiesa, perche’ non e’ opportuno mescolare il fiele al miele. L’epistola di Giuda, in realta’, e le due attribuite a Giovanni sono accettate dalla Chiesa Cattolica....Di [Gli Gnostici] Arsinori, anche chiamato Valentino, e di Milziade, noi non ne abbiamo nessuna. Anche quelli che scrissero il nuovo libro dei salmi per Marcione, assieme con Basilidi, il fondatore degli Asiatici Catafrigi [noi non l’accettiamo]” (frammento Muratorio [a.D. 177]).
Tertulliano - “Dove era [l’eretico} Marcione, quel timoniere del Ponto, lo zelante studente dello Stoicismo? Dov’era Valentino, il discepolo del Platonismo? Perche’ e’ evidente che quegli uomini vissero non molto tempo prima - durante il regno di Antonio per la maggior parte - e che all’inizio erano credenti della dottrina della Chiesa Cattolica, nella chiesa di Roma, sotto l’episcopato del benedetto Eleuterio, fino a quando per la loro curiosita’ senza pace, con cui avevano persino infettato la confraternita, furono espulsi piu’ di una volta” (Demurrer Contro gli Eretici [a.D. 200]).
Il Concilio di Nicea I - “Ma quelli che dicono: ‘C’era [una volta] quando egli [il Figlio] non era,’ e ‘prima che fosse nato, egli non era,” e ‘perche’ e’ stato fatto di una materia non esistente, lui e’ sia di un’altra sostanza che di un’altra essenza,’ e quelli che chiamano ‘Dio, il Figlio di Dio cambiabile e mutevole,’la Chiesa Cattolica scomunica questi ” (Appendice al Credo di Nicea [a.D. 325].
IL Concilio di Nicea I - “Riguardante quelli che si chiamano Catari [Novaziani], cioe’ ‘I Puri,’ se venissero in qualsiasi momento alla Chiesa Cattolica, e’ stato deciso, dal grande e santo concilio che, con la premessa che ricevano l’imposizione delle mani, rimangano fra il clero.Comunque, perche’ stanno accettando e seguendo le dottrine della Chiesa Cattolica e Apostolica, e’ proprio che riconoscano questo sotto forma scritta davanti a tutti; cioe’ quando comunicano con quelli che sono sposati due volte e con quelli che sono decaduti durante una persecuzione” (canone 8).
Il Concilio di Nicea I - “Riguardo ai Paolini che si rifugiano nella Chiesa Cattolica, un decreto e’ stato pubblicato per cui dovrebbero essere pienamente battezzati. Se, comunque, alcuni di questi in passato sono stati nell’ordine cleritale, se sono apparsi senza macchia e senza alcun rimprovero, dopo essere stati battezzati, lasciate che siano ordinati dal vescovo della Chiesa Cattolica” (canone 9).
Cirillo di Gerusalemme - “[La Chiesa] e’ chiamata Cattolica, quindi, perche’ si estende sull’intero pianeta, da un estremo all’altro della terra, e perche’ insegna universalmente e infallibilmente ognuna e tutte le dottrine che devono essere conosciute all’uomo, che concernono cose visibili e invisibili, celesti e terrene, e perche’ porta ogni razza umana alla soggezione della divinita’, governatori e governati, sapienti ed ignoranti, e perche’ li tratta universalmente e guarisce ogni classe di peccati, quelli commessi con l’anima e quelli con il corpo, e possiede all’interno ogni concepibile forma di virtu’, in azioni e parole e nei doni spirituali di ogni descrizione” (Letture Catechiste 18:23 [a.D. 350]).
Cirillo di Gerusalemme - “Se mai state visitando le citta’, non domandate semplicemente dove e’ la casa del Signore - gli altri, sette di empi, tendono a chiamare i loro salotti ‘case del Signore’ - non domandate meramente dov’e’ la Chiesa, ma dov’e’ la Chiesa Cattolica. Perche’ questo e’ il nome peculiare di questa santa Chiesa Cattolica, la Madre di noi tutti, che e’ la Sposa del nostro Signore Gesu’ Cristo, - l’unico generato Figlio di Dio” (ibid., 18:26).
Il Credo degli Apostoli - “Credo nello Spirito Santo, nella Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi, il perdono dei peccati, la resurrezione del corpo, e la vita eterna. Amen” (Il Credi degli Apostoli [versione a.D.360, la prima che include il termine “Cattolico”]).
Concilio di Constantinopoli I - “Credo nello Spirito Santo, il Signore, colui che da’ la vita, che viene dal Padre, che insieme con il Padre ed il Figlio sono adorati e glorificati, che parlarono attraverso i profeti; in una unica, santa, Cattolica, e apostolica Chiesa” (Credo di Nicea [a.D. 381]).
Concilio di Constantinopoli I - “Coloro che abbracciano l’ortodossia e si uniscono al numero di quelli che stanno per essere salvati dagli eretici, accogliamo nella seguente, regolare e abitudinaria maniera: Ariani, Macedoniani, Sabbatini, Novaziani, quelli che chiamano se stessi Catari e Aristeri, Quartodecimini o Tetraditi, Apollinari - accogliamo questi quando ci consegnano dichiarazioni e scomuniche di ogni eresia che non e’ allineata a quella sacra Chiesa di Dio, Cattolica, ed Apostolica.” (canone 7).
Agostino - “Ci dobbiamo attenere alla religione Cristiana e alla comunicazione nella sua Chiesa, che e’ Cattolica ed e’ chiamata Cattolica non solo dai suoi propri membri ma anche da tutti I suoi nemici. Per questo quando gli eretici o gli aderenti agli scismi parlano di lei, non fra di loro ma con gli esterni, volente-nolente, la chiamano nient’altro che Cattolica.. Perche’ loro non saranno’ capiti almeno che non la distinguano attraverso questo nome che l’intero mondo usa nei suoi riguardi” (La Vera Religione 7:12 [a.D. 390]).
Agostino - “Noi crediamo nella Santa Chiesa, che e’ la Chiesa Cattolica; perche’ gli eretici e gli scismatici chiamano le loro congreghe chiese. Ma gli eretici violano la fede stessa con false opinioni riguardo Dio; scismatici ad ogni modo si ritirano da amore fraterno per separazione ostile, sebbene credono le stessa nostre cose. Di conseguenza, ne gli eretici ne gli scismatici appartengono alla Chiesa Cattolica: gli eretici perche’ la Chiesa ama Dio, e gli scismatici perche’ la Chiesa ama i vicini” (Fede e Credo 10:21 [a.D. 393].
Agostino - Nella Chiesa Cattolica....alcuni uomini spirituali ottengono [saggezza] in questa vita, in tale modo che....lo sanno senza alcun dubbio, mentre il resto della multitudine trova la sua sicurezza maggiore non nella comprensione vivente ma nella semplicita’ del credere...Qui [Ci] sono molte altre cose che piu’ propriamente possono mantenermi nel suo ventre. L’unanimita’ delle genti e nazioni mi tiene qui. La sua autorita’, inaugurata nei miracoli, nutre la mia speranza, aumentata da amore, e confermata dalla sua eta’, mi tiene qui. La successione dei preti, dalla Santa Sede dell’Apostolo Pietro, a cui il Signore, dopo la sua resurrezione, diede il compito di nutrire il suo gregge {Giovanni 21:15 Contro la Lettera di Mani Chiamato ‘La Fondazione’ 4:5 [a.D. 397]).
Agostino - Se tu dovessi trovare qualcuno che non crede ancora nel Vangelo, che cosa [Mani} gli risponderesti quando lui dice, ‘non credo’? In verita’, non crederei nel Vangelo io stesso se l’autorita’ della Chiesa Cattolica non mi spinge a farlo” (ibid, 5:6).
Vincenzo di Lerins - “Mi sono spesso interrogato sinceramente e attentamente riguardo moltissimi uomini eminenti per santita’ e conoscenza, come e secondo quale regola sicura e cosidetta universale sia capace di distinguere la verita’ della fede Cattolica dalla falsita’ della depravazione eretica; ed ho sempre, in quasi ogni caso, ricevuto una risposta a questo effetto: che sia io ho qualcun altro dovrebbe desiderare di distinguere i falsi ed evitare le trappole degli eretici cosi’ come sorgono, e continuare sano e salvo nella fede Cattolica. Dobbiamo, con l’aiuto del Signore fortificare la nostra credenza in due modi; primo, per l’autorita’della Legge Divina [Scritture], e poi per la Tradizione della Chiesa Cattolica. Ma qui qualcuno forse si domandera’, ‘Dato che il canone della Scrittura e’ completo, e’ sufficiente per se stesso di tutto, e piu’ che sufficiente, che bisogno c’e’ di unirlo all’autorita’ dell’interpretazione della Chiesa?” Per questa ragione; Perche’, dovuto alla profondita’ della Sacra Scrittura, non l’accettano tutti nell’unico e stesso senso, ma uno capisce le sue parole in un modo, un altro in un altro, cosicche’ sembra essere capace di tante interpretazioni quanti sono gli uomini....Quindi, e’ assolutamente necessario, dovuto al grande intrigo di tanti e vari errori, che le regola per la giusta compresione dei profeti e apostoli dovrebbe essere inquadrata in accordo agli standard dell’interpretazione ecclesiastica e Cattolica” (Gli Appunto 2:1).
Concillo di Caldedonia - “Visto che in certe province ai lettori e cantori e’ stato permesso di sposarsi, questo sinodo consacrato decreta che ha nessuno di loro sia permesso di prendere una moglie di vedute eterodosse. Se quelli cosi’ sposati hanno gia’ avuto bambini, e hanno gia’ battezzato i bambini tra gli eretici, questi sono da portare alla comunione della Chiesa Cattolica” (canone 14 [a.D. 451).
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